L’Aquila del Bonelli era a rischio estinzione solo 18 anni fa. Nel 2018 ben 39 pulcini hanno preso il volo, confermando una inversione di tendenza che fa bene alla natura in Sicilia.
L’Aquila fasciata, chiamata Aquila del Bonelli in omaggio all’ornitologo Franco Andrea Bonelli, potremmo definirla l’Aquila Siciliana. In Italia infatti è presente solo sul territorio siciliano. Fino agli anni Settanta qualche coppia nidificava anche in Sardegna, ma oggi risulta estinta.
La popolazione Europea più consistente è in Spagna, ed il totale europeo si aggira intorno alle 1000 coppie.
È un’aquila affascinante con un’apertura alare che si avvicina, nell’esemplare femmina, ai 2 metri.
Nel 1990 era a fortissimo rischio estinzione con meno di 20 coppie nidificanti. Popolazione ridotta a causa anche del bracconaggio, al traffico di pulcini e uova per la falconeria, alla riduzione delle prede causata nel caso del coniglio selvatico da malattie legate alla pratica dei ripopolamenti ai fini venatori.
Quest’anno si celebra una popolazione di 44 coppie che ha dato alla luce ed involato circa 40 giovani. È il maggior numero di aquile che hanno preso il volo negli ultimi 18 anni, ovvero da quando sono iniziati i monitoraggi.
La specie è sempre a rischio ma in tutta evidenza ha invertito il trend.
Questa inversione di tendenza si deve molto agli interventi del WWF che ha promosso azioni di tutela e salvaguardia. Il monitoraggio è stato avviato nel 2014 dal Gruppo Tutela Rapaci e l’attività è stata ampliata nel 2016 dal progetto LIFE ConRaSi guidato dal WWF Italia.
Ci piace pensare alla storia dell’Aquila del Bonelli in Sicilia come ad una lezione per tutti noi: in qualche modo insegna a resistere e a non arrendersi quando tutto sembra disperato.