Abbiamo già dato notizia dell’uccisione di Clara capovaccaio ucciso in Sicilia qualche giorno fa sulle rotte per l’Africa. La sorella Bianca, monitorata anche lei nell’ambito del progetto Capovaccaio del CERM, è stata ritrovata morta in Tunisia. Probabilmente avvelenata. Ne dà notizia il responsabile del progetto Guido Ceccolini.
L’uccello aveva percorso nell’ultima tappa oltre 380 km, superando indenne la Sicilia, dove invece aveva trovato la morte la sorella, il mare (che sarebbe la parte in natura più ostica) e parte del territorio tunisino.
L’itinerario di Bianca
Le attività di recupero
L’uccello è stato prelevato a 350 km dalla capitale Tunisi da Hichem Azafzaf, presidente dell’associazine ornitologica tunisina.
La morte di due uccelli monitorati su due rende più che evidente quanto i nostri comportamenti siano pericolosi per la natura attorno a noi. Non sapremo mai cosa accade ai tanti animali non monitorati.
Pesa sulla coscienza di noi siciliani la morte di Clara, morta sul nostro territorio. La Sicilia è un luogo di transito importantissimo per gli uccelli migratori, e se poco possiamo contro i bracconieri del resto del mondo, dobbiamo fare si che almeno la Sicilia possa diventare un luogo di passo sicuro.
Nuove Verrine sostiene la campagna di sensibilizzazione lanciata dal CERM.