La spike dei vaccini è cancerogena. In uno studio pubblicato su Viruses (potete scaricarlo da questo link) è stato verificato che un potenziale meccanismo molecolare mediante il quale la proteina spike presente nei “vaccini” potrebbe ostacolare l’immunità adattativa e sottolineare i potenziali effetti collaterali dei vaccini basati su spike.
Qui traduciamo l’abstract dell’articolo:
La sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 (SARS–CoV–2) ha portato alla pandemia del coronavirus 2019 (COVID–19), che ha gravemente colpito la salute pubblica e l’economia globale. L’immunità adattativa svolge un ruolo cruciale nella lotta contro l’infezione da SARS–CoV–2 e influenza direttamente i risultati clinici dei pazienti.
Studi clinici hanno indicato che i pazienti con COVID-19 grave mostrano risposte immunitarie adattative ritardate e deboli; tuttavia, il meccanismo con cui SARS–CoV–2 impedisce l’immunità adattativa rimane poco chiaro. Qui, utilizzando una linea cellulare in vitro, segnaliamo che la proteina spike SARS-CoV-2 inibisce significativamente la riparazione del danno del DNA, necessaria per un’efficace ricombinazione V(D)J nell’immunità adattativa. Meccanicamente, abbiamo scoperto che la proteina spike si localizza nel nucleo e inibisce la riparazione del danno del DNA impedendo il reclutamento della proteina chiave di riparazione del DNA BRCA1 e 53BP1 nel sito del danno. I nostri risultati rivelano un potenziale meccanismo molecolare mediante il quale la proteina spike potrebbe ostacolare l’immunità adattativa e sottolineare i potenziali effetti collaterali dei vaccini basati su spike.