Giorgio Armato, PhD, è laureato in Filosofia, addottorato in Estetica e Teoria delle Arti, diplomato in Pianoforte. Si occupa di ricerca filosofica, scrittura, musica (in teoria e in pratica), insegnamento (filosofia e storia nei licei).
Pur non amandolo, si vede costretto all’impegno politico, che nel ruolo di elettore lo ha portato a cambiare e sostenere otto diverse formazioni politiche. Attualmente arenato allo stato di “voyeur senza illusioni”, ha verificato come “i sistemi bruciano i loro stessi postulati e sprofondano sul loro stesso fondamento” (Baudrillard) – tanto più se sono sistemi politici.
Sostiene che nella lotta all’ideologia, intesa marxianamente come il tentativo di imporre false idee tramite l’ordine dei discorsi, ci si possa servire del metodo decostruttivo, secondo cui i tratti accidentali di un testo possono, a un’attenta analisi, tradire e sovvertire il suo messaggio essenziale.
Sostiene anche cose meno complicate di questa, come ad esempio che la natura vada preservata e venerata in tutte le sue forme, che i diritti umani non siano un optional, che il profitto vada regolato e limitato dalla politica quando danneggi comunità e pianeta. Infine, che la riconquista della civiltà passa per l’unione di intellettuali e artisti che, in una rete di mutuo supporto e scambio, si impegnino nella lotta alle oligarchie di potere, alle mistificazioni della comunicazione ufficiale, al nuovo medioevo digitale.
Tutto bene? “Non è al sicuro, ma sta bene” (he’s not safe, but he’s good) –fa dire nel suo romanzo fantasy Il leone, la strega e l’armadio lo scrittore Clive S. Lewis a uno…
Leggi
Il Covid-19 è stato usato come pretesto per reprimere il dissenso e criminalizzare le libertà. Sembrerebbe una frase mia (di cui non importerebbe a nessuno) o una frase di Fusaro o Agamben (di…
Leggi