In Sicilia continuano gli atti di bracconaggio ai danni della fauna selvatica e delle specie protette ed in via di estinzione. Indispensabile procedere con una stretta normativa e con maggiori controlli per salvare il salvabile.
Oggetto di bracconaggio in Sicila ancora una volta un rapace. Si tratta di uno dei rapaci del Bonelli nato quest’anno (ne abbiamo parlato qui). A determinarne il decesso i danni causati da una fucilata. Sono stati rinvenuti 7 pallini di piombo nella zona toracica dell’animale. Il gravissimo atto di bracconaggio fa seguito all’uccisione, sempre in Sicilia, del capovaccaio Clara.
Risale a lunedì 24 settembre, in un periodo in cui la caccia è chiusa, nella zona del trapanese in particolare sul territorio del comune di Fulgatore.
L’Aquila fasciata (nome scientifico dell’aquila di Bonelli) è una specie particolarmente protetta dalla Direttiva 2009/147/CE dell’Unione europea quale specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa. In Italia la specie nidifica solo in Sicilia ed è inserita nella Lista Rossa delle Specie Italiane nella categoria “in pericolo critico”.
Questi casi sono stati documentati per il fatto che questi animali erano monitorati nell’ambito di progetti di tutela, gli animali monitorati sono solo una parte esigua del totale, ci chiediamo pertanto cosa avvenga in realtà quitidianamente nelle campagne siciliane.
Noi crediamo sia indispensabile una stretta sulla caccia e sul bracconaggio a tutela dell’ambiente e del patrimonio naturalistico della nostra isola.
#aquiladelbonelli #aquilafasciata #bracconaggio #bracconaggiosicilia #clara