Un inspiegabile diniego impedisce la nascita di un indirizzo musicale in una scuola secondaria nell’entroterra siciliano.
Corleone non è solo mafia, anzi è molto oltre la sua immagine oscura. Non in molti sanno che a Corleone esiste l’Istituto Don Colletto una scuola secondaria di secondo livello che ha una utenza di riferimento di 19 paesi: Baucina, Bisacquino, Bolognetta, Campofelice di Fitalia, Campofiorito, Cefala Diana, Chiusa Sclafani, Ciminna, Contessa Entellina, Corleone, Giuliana, Godrano, Marineo, Mezzojuso, Misilmeri, Palazzo Adriano, Prizzi Roccamena e Villafrati. In cinque di questi comuni esistono scuole medie con un indirizzo musicale.
Tutto il territorio in realtà ha una storia centenaria legata alla musica grazie a maestri di coro, bande musicali, costruttori e restauratori di organi, cori polifonici di fama internazionale come il Gruppo Polifonico del Balzo di Bisacquino, e cantanti liriche oramai affermate professioniste famose in tutto il mondo come la mezzosoprano Marianna Pizzolato di Chiusa Sclafani.
Si potrebbe sostenere che la musica è nel DNA della gente di questi paesi, e può rappresentare uno vero e proprio sbocco lavorativo per i tanti giovani del territorio.
Ma la musica è anche altro in luoghi come questi, è dare spazio ad una narrazione diversa, ad una speranza e ad una opportunità di guardare il mondo da un altro punto di vista.
Dal 1992 nell’Istituto, consci di questa predispozione del territorio alla musica, esistono laboratori musicali, organizzati in orario extracurriculare, che hanno portato i ragazzi della scuola a partecipare e vincere diversi premi nazionali e internazionali e con una produzione di cd e dvd.
La Dirigente Scolastica, la Professoressa Natalia Scalisi, consapevole della importanza pratica e simbolica della musica nella crescita degli studenti, ha deciso di agire come avrebbe fatto un normale padre di famiglia, e si è attivata per chiedere l’istituzione di un indirizzo musicale per potenziare la vocazione musicale dei ragazzi, venire incontro alle ristrettezze economiche dei genitori, impossibilitati a sostenere i costi dello studio a Palermo, ed eviterare il pendolarismo con le lunghe, tortuose e pessime strade che collegano l’entroterra siciliano con Palermo.
L’indirizzo musicale non comporterebbe, tra l’altro, nessun onere aggiuntivo perché l’istituto è già munito di strumenti musicali e di locali adeguati.
La proposta, decisamente logica e di buon senso, ottiene tutti i pareri positivi del caso, del Sindaco di Corleone, del Sindaco della Città Metropolitana di Palermo, del Conservatorio “Bellini” di Palermo, e del Consiglio Scolastico Provinciale. Tutto troppo bello, ma l’istanza viene bocciata dall’Ufficio Regionale Scolastico:
PARERE SFAVOREVOLE PERCHE’ ESISTE GIA’ L’ISTITUTO MUSICALE A PALERMO!
In barba ai 60 km di strade dissestate, alle ristrettezze economiche delle famiglie, alla lotta contro la dispersione scolastica, alla valorizzazione delle potenzialità del territorio.
Questa è una delle dimostrazioni nelle quali la burocrazia azzera il senso della buona politica, e impoverisce il senso di comunità.
Spero che qualcuno sappia e voglia intervenire su questa stortura, un evidente disservizio per tanti giovani studenti siciliani.