Molti siciliani hanno tradito la Sicilia. La Sicilia ha espresso nella sua storia cariche istituzionali di altissimo livello nazionale. E alcuni tra questi uomini nelle istituzioni, per fortuna non tutti, hanno tradito la nostra terra dedicandosi ai propri orticelli invece che a tutelare il popolo che li aveva scelti.
Siciliani sono stati membri autorevoli dei governi PD di Renzi e Gentiloni, dopo esserlo stato anche dei governi Berlusconi e di molti altri precedenti. A questi uomini ed ai loro accoliti vorrei chiedere: cosa avete fatto per la nostra terra? Per cosa dovremmo ricordarci di voi?
Il tradimento si misura con le cose non fatte, e sono tante. Ma anche con le cose fatte male.
È nato in Sicilia, ad esempio, il sistema che sotto il falso mito dell’accoglienza ha gestito fiumi di denaro che hanno arricchito pochi sulle spalle di povera gente. Migranti usati per giustificare un sistema di spesa inimmaginabile che, oltre a creare sfruttamento, ha impoverito ulteriormente le campagne e devastato il mercato del lavoro in agricoltura e favorito, seppur indirettamente, il traffico di esseri umani.
Intere parti dell’entroterra sono state e sono isolate, causa di una viabilità inesistente di cui nessuno si è preso cura, e finanche la principale arteria di collegamento tra le città più importanti dell’isola è da anni ridotta in attesa che i lavori sul ponte Himera siano completati. Ed ancora il ponte Morandi chiuso ad Agrigento, i collegamenti dei piccoli centri, troppo spesso isolati ed irraggiungibili.
Mentre tutto questo accadeva l’aeroporto di Birgi veniva abbandonato a se stesso, e gli effetti di quell’abbandono sono oggi pagati a caro prezzo da quei piccoli imprenditori, i nostri eroi, che hanno creduto nella Sicilia investendo nel turismo. Un turismo che ha riempito le parole della politica ma mai le loro azioni.
Tutto questo è frutto di incuria generale, certamente riconducibile alla pessima gestione dei governi di sinistra locali e nazionali.
Questi governi hanno operato con la complicità di specifici potentati siciliani, che hanno amministrato i loro bacini elettorali e che sulla (mala)accoglienza hanno costruito la loro fortuna.
Alcune delle roccaforti di questo sistema che ha affossato la nostra isola sono nell’agrigentino. Che ha avuto un esponente di altissimo livello politico come Angelino Alfano, ministro dell’interno, e che ha assistito alla nascita della sua incredibile creatura chiamata Nuovo Centro Destra. Ufficialmente scomparsa ma che ancora ha raminghi, specialmente nella parte meridionale dell’isola, numerosi personaggi in cerca di nuova collocazione. La maggior parte dei quali nulla ha fatto per la Sicilia e che nulla farebbe manco adesso, a prescindere dal partito di appartenenza. Ovviamente la prima vittima di questo sistema è stato proprio il popolo agrigentino, che va liberato da questa classe politica ascara.
La Lega è qui per ripulire la Sicilia da questi sistemi clientelari. Nella Lega non c’è spazio per traditori della Sicilia.
E personalmente saremo garanti perché chiunque con le sue opere e sue omissioni si sia reso complice del degrado nel quale viviamo non possa più svolgere incarichi pubblici, e comunque non possa svolgerli sotto i colori della Lega.
Qualche giorno fa il Senatore Candiani spiegava come il pensiero della lega sia oggi evoluto, ed al Nord è ormai chiaro che il Sud è parte essenziale del processo di rinnovamento dell’Italia. Parimenti io dico come uomini del Sud e della Sicilia dobbiamo assumerci le nostre responsabilità per il cambiamento che vogliamo. E dobbiamo partire da una critica circostanziata delle classi dirigenti che abbiamo avuto in questi anni.
Chi ha tradito sia espulso dalla responsabilità politica, torni al suo lavoro se ne ha uno, o impari a farne uno.
La Lega vuole il coinvolgimento attivo della cittadinanza nei processi, costruiremo nuove classi dirigenti. Non abbiamo fretta.
Amici ed accoliti di ex ministri, di ex potenti, di ex in generale sanno che nella Lega non c’è e non ci sarà spazio.
Ascari in cerca di casa, la Lega non è casa vostra.
Liberiamo la Sicilia.
Il presente documento è sottoscritto da:
Igor Gelarda, responsabile enti locali Lega Sicilia
Roberto Bertini, responsabile enti locali Lega provinciale Trapani
Elio Ficarra, consigliere comunale Lega Palermo
Bartolo Giglio, responsabile enti locali Lega Trapani città
Palermo Nuccia, consigliere comunale Lega Agrigento
Giorgio Randazzo, candidato sindaco della Lega elezioni 2019 – Mazara del Vallo
Massimiliano Rosselli, responsabile enti locali Lega Agrigento città
Annalisa Tardino, candidata Sindaco della Lega Licata