Marsala è uno splendido territorio della Sicilia occidentale che necessita più di altre aree una spinta attività di decentramento in ragione della sua vastità. Nel passato il territorio era ben rappresentato dai municipi, soppressi per una anomala visione di riduzione della spesa che tende a ridurre non gli sprechi ma i servizi per i cittadini.
Nascere a Marsala e viverla dal lungomare alla campagna…. Le spiagge, il mare, il centro storico arricchito da più di cento contrade distanti anche fino a venti km, satelliti di qualche migliaio di abitanti. Poi una immensa distesa di vigneti che ha dato ricchezza e fama ai marsalesi.
Tutto ora sta morendo per motivi estranei alla nostra volontà ma anche per nostra negligenza. In passato le contrade si erano organizzate in circoscrizioni che consentivano ai cittadini periferici, tramite elezione di un consiglio, di partecipare alla vita pubblica della città. I consiglieri eletti si occupavano di piccole cose: buche stradali, illuminazione difettosa, e facevano anche da cerniera tra i bisogni dei cittadini e l’amministrazione centrale.
In tutti si genera a un senso di appartenenza al territorio e di autodisciplina. Con l’avvento della seconda repubblica qualcuno pensò bene di abolire le circoscrizioni determinando una profonda spaccatura fra la società periferica e l’amministrazione centrale affidata sempre più spesso a persone con una discutibile concezione della politica.
Oggi le contrade sono nel più assoluto abbandono senza la possibilità minima di poter reagire. La scusa dell’abolizione fu solo pretestuosa:… lo stipendio del presidente di circoscrizione non era sostenibile secondo “loro”. In realtà quei quattro presidenti avrebbero rinunciato volentieri allo stipendio.
ORA c’è il buio più totale l’anarchia più assoluta. Non esistono più i circoli dei partiti o dei quartieri dove vedersi e discutere del sociale. Non esiste più la politica. C’è solo la corsa al potere da parte delle famiglie che contano. Non contano più le idee, i progetti dal basso, le tradizioni legate ad i territori. Contano i soldi.
Quale migliore occasione per dimostrare come tutte le forme di centralismo generano dittature ed escludono le periferie. I ricchi si arricchiscono di più perché approfittano di più della povera gente.
Tra meno di due anni a Marsala si terranno le elezioni amministrative, il candidato sarà votato dal popolo delle contrade non in base alla sua capacità di prospettare futuri improbabili o lontani dalle cose concrete, ma in base alla sua capacità di ascolto attivo dei bisogno dei territori nella convinzione che la politica si fa ogni giorno nell’ascolto dei bisogni e nella risoluzione dei problemi. In questa direzione ricostituire i quartieri deve essere il primo impegno ed il primo atto d’amore per la nostra amata città.
MARSALA RINASCE SE RINASCONO I QUARTIERI.