Crediamo che la vicenda dell’aeroporto di Trapani-Birgi sia una grande occasione per aprire un dibattito serio, ed una volta tanto non fazioso, sulla progettualità turistica della Sicilia.
Noi siamo dell’idea che occorre pensare globalmente ed agire localmente. E la questione locale di Trapani-Birgi sia paradigmatica di un declino turistico della nostra regione oggi combattuto solo dalla crisi del Nord-Africa, che rende i nostri territori attrattivi ancorché non competitivi. Non possiamo augurarci sempre e solo guerre nel mondo per dare fiato alla nostra economia. Servono competenze e progetti.
Abbiamo intercettato una riflessione sulla crisi di Airgest, sul suo profilo facebook, dell’ex amministratore di Airgest Salvatore Ombra. Ricordiamo che sotto la sua guida Airgest ha ottenuto una crescita esponenziale e quasi 2 milioni di passeggeri. È suo, e non di altri, il nome in calce ai contratti di Co-Marketing che hanno reso ricco e vincente l’aeroporto.
In questo momento di crisi la politica dovrebbe avere il coraggio di fare un passo indietro e mettere insieme chi ha competenze e visione. Per questo abbiamo deciso di dare voce a questa voce.
Ringraziamo il dott. Ombra per avere autorizzato la pubblicazione delle sue riflessioni, augurandoci che siano l’occasione per aprire nuovi tavoli di riflessione e concertazioni. Crediamo alla urgente necessità di trovare soluzioni che possano salvare l’economia turistica del trapanese e con essa migliaia di posti di lavoro. – La Redazione –
Cosa penso della visita del Presidente Musumeci…
Da tre giorni tengo a freno la mia patologica incontinenza epistolare continuando ad iniettarmi dosi di ottimismo e buonismo.
E pur convinto di avere già scritto tutto ciò che andava scritto e detto tutto ciò che andava detto…. dando sfogo ai miei pensieri passionali ed alle mie visioni tecniche, mi sono ugualmente lasciato tentare dall’impulso di dire ancora una volta la mia.
Ma questa volta in breve… giusto per una condivisione di amarezza mista a tristezza, intrisa di interrogativi che ormai so già rimarranno tali…
Nulla quaestio sulla visita del Presidente della Regione, anzi la ritenevo doverosa, che con il suo fare garbato ed aristocratico ha reso onore ad una struttura che potenzialmente sul piano tecnico e strutturale non fa una piega.
Ma spero che il Presidente, al di là delle parole, si sia reso conto che alle 11 del mattino di un venerdì come tanti non c’erano file alla biglietteria o al check in, non c’erano i tavolini pieni al bar, non c’erano voci di sottofondo che annunciavano voli, file ai controlli di sicurezza, bambini che piangevano, passeggeri in attesa del bagaglio, zona arrivi con utenti in attesa, file alle casse parcheggio… ma i monitor non segnavano alcun volo, insomma che non c’è un aeroporto vivo… NON ci sono voli, quel venerdì soltanto sorrisi e frasi di circostanza dove l’imbarazzo fa da padrona di casa
E allora una visita di circostanza non basta!!!!
Ci vogliono obiettivi concreti da realizzare non solo nel lungo termine perché l’improbabile fusione con Palermo implicherebbe tempi troppo lunghi, che il nostro aeroporto/territorio non può permettersi ma bensì è indispensabile una progettualità realistica e immediata
Che si confronti con le potenzialità reali dell’aeroporto e i suoi insuperabili limiti tecnici
Quindi utopico quanto stupido parlare di voli intercontinentali, Impossibile pensare ad un polo per il trasporto di merci Inverosimile una fusione con una struttura situata a 350 km di distanza peraltro mal collegata
Inutile puntare troppo in alto… noi ci accontentiamo di “volare” basso…. di riavere l’aeroporto come era qualche anno fa,
A noi “bastavano” i nostri due milioni di passeggeri, i voli per Londra Luton, Gatwick, Bruxelles Charleroi, Baden Baden, Valencia, Varsavia, Madrid, Ancona, Perugia, Cuneo, Lamezia, Genova….
Quelli che arrivavano sempre pieni di viaggiatori che ancorché low cost riempivano le nostre strutture ricettive e i nostri ristoranti. E che ci consentivano di conoscere l’Europa dietro l’angolo.
Mi auguro che i pochi operatori turistici presenti siano comunque riusciti a far comprendere al Presidente l’irreparabile declino in cui stiamo precipitando e il disagio che vive una comunità di 420.000 cittadini oltre al collasso che tutte le attività economiche stanno vivendo.
Che sia chiaro che le nostre strutture ricettive, seppur piccole, creano comunque occupazione e ricchezza (come dicono quelli che hanno studiato… creano punti di PIL). Che tanti giovani hanno investito nella ristorazione ed accoglienza recuperando e ristrutturando anche immobili in disuso.
Il destino dell’aeroporto non può essere una partita a Risiko o affidata a gente impreparata o improvvisata manager, levo, metto, cancello, provo, distruggo, deve essere vissuto come un problema sociale di sviluppo o declino del territorio
Fuori da logiche di partito o di prevalenza territoriale
Ritengo che la nostra provincia sia aperta a qualsiasi soluzione. Purché sia realizzabile e veloce
Ancora una volta io continuo a credere ….
(n.d.r. L’intervento fa riferimento ad una conferenza stampa che ha avuto luogo a Trapani-Birgi alla quale è intervenuto il Presidente della Regione)