Terrasini, centro marinaro a vocazione turistica a due passi dall’aeroporto di Palermo, presto potrebbe associare il proprio nome non più alle bellezze naturali che fin dagli anni Ottanta l’hanno resa meta prediletta di turisti da ogni dove, ma ai rifiuti.
Sì, perché un decreto dell’Assessorato regionale dell’Energia – dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti – lo scorso luglio ha dato il via libera in contrada Paterna alla costruzione di un impianto di stoccaggio e compostaggio di rifiuti.
Discarica a Terrasini, sfregio per ambiente e turismo
Il rischio e la paura, secondo i residenti, con in testa il sindaco Giosuè Maniaci, è che l’ampia zona di interesse naturalistico, culturale e storico compresa tra Terrasini, Carini, Montelepre, Giardinello, Partinico e Trappeto dove è previsto l’impianto possa in realtà diventare una discarica a tutti gli effetti. Con grave danno, oltre che per l’ambiente, anche per l’economia di un comprensorio che, seppur lontano dai fasti degli anni ’80-’90 quando villaggi vacanze come Città del Mare e Perla del Golfo drenavano sul territorio migliaia di visitatori soprattutto dal Nord Europa, si regge ancora, almeno in estate, sul turismo.
Consiglio comunale diffida Regione: revocare la concessione
Il consiglio comunale di Terrasini a fine luglio si è riunito in seduta straordinaria ed urgente per affrontare l’argomento, votando all’unanimità dei presenti una mozione per la revoca dell’autorizzazione regionale per la realizzazione dell’impianto. Il timore dei cittadini, che hanno formato un comitato per la salvaguardia di territorio di Paterna-Zucco, è che sia messa a rischio la salute pubblica.
Nel documento votato in aula, il consiglio comunale ha impegnato il sindaco a diffidare l’assessorato regionale a ritirare in autotutela la concessione, chiedendo inoltre un incontro urgente con il presidente della Regione, Nello Musumeci. Nel frattempo ogni giorno che passa sale la tensione fra i residenti, con l’incubo che Terrasini possa trasformarsi a breve in una mega discarica di rifiuti provenienti da tutta la Sicilia occidentale.